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PROGETTO DI ASSISTENZA SANITARIA IN 13 VILLAGGI DELL’AREA DI FARIM – GUINEA BISSAU
1 – IL PAESE Dopo anni di lotte interminabili per l’indipendenza e di conflitti civili, la Guinea Bissau recentemente si è avviata ad un periodo di maggiore stabilità con l’instaurarsi di una democrazia multipartitica e l’invio di aiuti internazionali volti a contrastare il grave impoverimento causato dalle guerre. Anche la variabilità della situazione in Casamance, regione al confine col Senegal, alimenta ulteriore disagio nel Paese e si ripercuote sulle popolazione. Con una economia fragile fondata su agricoltura, pesca e minerali (fosfati e bauxite), capace di esportare in quantità notevoli solo l’anacardo, la G. Bissau è tra i 20 Paesi più poveri del mondo con un terzo dei decessi infantili dovuti a malnutrizione (Unicef).
2 – L’ECONOMIA Secondo il Fondo Monetario Internazionale (World Economic Outlook Database, ottobre 2010) il Pil pone il Paese al 165° posto della lista mondiale. Il 65 % circa della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà.
3 – IL CONTESTO DEL PROGETTO In Guinea Bissau lo Stato ha sicuramente fallito il proprio compito assistenziale. Nell’ospedale pubblico Simao Mendes, sito nella capitale, i pazienti, che spesso dividono in due un letto, devono provvedere da soli al vitto e portare il gasolio con cui alimentare il generatore per la luce. Nelle campagne la situazione sanitaria è disastrosa e tragicamente significativa è l’alta percentuale di bambini denutriti.
4 – LO SCOPO E LA STRATEGIA DI INTERVENTO Il progetto intende promuovere il miglioramento della salute presso le popolazioni di alcune zone rurali della Guinea Bissau,  con particolare riferimento alla salute materno-infantile,  implicando nella dinamica le comunità di base esistenti sul territorio.
5 – I BENEFICIARI L’intervento mira a tutelare le donne ed i bambini toccati dalla malnutrizione a causa di pratiche alimentari inadeguate, legate alla povertà o alla mancanza d’informazione. Inoltre si rivolge a persone anziane, malate e con difficoltà di spostamento che non riescono a raggiungere siti sanitari organizzati ed ospedali dello Stato. Intercetta altresì portatori di patologie semplici alle quali i dispensari di villaggio possono fornire una prima assistenza sanitaria.
6 – LE ATTIVITA’ L’azione ha lo scopo di migliorare le condizioni di vita nei 13 villaggi del circondario di Farim, agendo su aspetti fondamentali: la salute e l’igiene. Per tale motivo il programma prevede la costruzione di 13 dispensari volti a potenziare  su tutta l’area, l’offerta del servizio di  vaccinazioni, interventi di primo soccorso e prevenzione di alcune patologie più diffuse, in modo da ridurre in maniera graduale ma costante il tasso di mortalità (infantile e adulta) di almeno il 20% in circa tre anni. Base di questa azione è la puntuale e costante formazione di personale para-medico attivo nei dispensari di villaggio e resi capaci di affrontare alcuni problemi sanitari nelle zone di intervento che, seppure a livello micro, rispecchiano le problematiche nazionali, sintetizzate in una scarsa copertura e accessibilità del sistema di cura convenzionale sia a livello locale che nazionale.
7 – I PARTNER Il Comi opera in stretta collaborazione con la Caritas diocesana e parrocchiale in forma di partenariato locale (Missione di Farim) e la delegazione missionaria degli Oblati di Maria Immacolata ivi presente. In Italia risulta determinante il supporto della Comunità Montana dei Castelli Romani Prenestini e dei 13 comuni siti nell’area.

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