INTERVENTO DI FORMAZIONE E RECUPERO SOCIO EDUCATIVO DEI MINORI SVANTAGGATI NELLA COMUNITA’ PANCIU (REGIONE VRANCEA) DELLA ROMANIA
1 – IL PAESE La comunità Rom conta in Romania fra le 420.000 e le 500.000 persone, secondo stime del governo, ma secondo lo European Roma Rights Center essa conta quasi i 2 milioni: la più grande comunità Rom del mondo e la seconda minoranza in Romania dopo quella ungherese. Da sempre l’etnia Rom lotta per mantenere la propria libertà, i propri costumi e le proprie tradizioni: non ha un esercito, non ha un paese, ama la musica e la semplicità del vivere. La sua bandiera è di colore verde a ricordo della terra, azzurro per il cielo, mentre al centro a congiungerli vi è la ruota rossa di un carro, segno del loro girovagare nel mondo e del suo modo unico di vivere il mondo. Perseguitato e decimato durante la seconda guerra mondiale, l’approccio verso questo popolo, come ricorda lo scrittore e drammaturgo ceco Vaclav Hacel, è una prova limite e decisiva per testare una società civile.
2 – L’ECONOMIA Secondo il Fondo Monetario Internazionale (World Economic Outlook Database, ottobre 2010) il Pil pone la Romania al 70° posto della lista mondiale. Il 25 % circa della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà (CIA World Factbook).
3 – IL CONTESTO DEL PROGETTO I minori svantaggiati sono al centro dell’intervento che ha sede a Panciu, un paese di 8.000 abitanti nella contea della Vrancea. Panciu è una cittadina di piccole dimensioni, offre pochi stimoli e occasioni di incontro per la popolazione locale, soprattutto giovanile. La situazione socio-economica è relativamente precaria, anche paragonata al resto della Romania: la disoccupazione è ufficialmente al 3,7 % (2,9 % il tasso di disoccupazione femminile), e l’81% circa dei disoccupati non riceve aiuti sociali. Ai margini della cittadina sono presenti due comunità rom; quella di Valle Brazi e quella di Obor, corrispondenti all’8 % della popolazione. I Rom svolgono pressoché lavori socialmente utili e di bassa manovalanza, agli uomini vengono affidati in particolare lavori giornalieri o stagionali di raccolta nei frutteti e nelle vigne e recupero di materiale ferroso. Alcune donne sono impiegate dalla municipalità locale nella pulizia mattutina delle strade. Il tasso di alcolismo è alto, la quasi totalità degli adulti è analfabeta e molti bambini non frequentano regolarmente la scuola determinando fenomeni correlati quali l’abbandono degli studi (22% dati 2007 del Ministero Istruzione), uno scarso rendimento scolastico, analfabetismo. Le coppie rom hanno mediamente 4/6 figli, per cui la maggior parte della comunità è costituita da giovani e bambini. Abitano per lo più in case di terra e paglia di dimensioni ridottissime: in una casa di 15 metri quadri vivono anche 8/10 persone, che d’inverno include la presenza di animali da cortile, che vanno protetti dal freddo intenso. Abbandono della scuola, inadeguata frequenza e scarsa consapevolezza dell’importanza dell’educazione (causata dall’analfabetismo diffuso dei genitori e l’assenza di politiche di monitoraggio efficaci), contribuiscono al fenomeno dell’esclusione sociale dei minori rom a cui si aggiunge quella dei bambini romeni provenienti da famiglie in difficoltà economica, spesso prive della presenza di almeno uno dei due genitori perché emigrato in altri paesi alla ricerca di un lavoro.
4 – LO SCOPO E LA STRATEGIA DI INTERVENTO Il progetto vuole migliorare il livello socio pedagogico dei minori svantaggiati nella regione Vrancea in Romania comprendendo in tale categoria bambini rom e bambini romeni del territorio fornendo ambiti e strumenti educativi.
5 – I BENEFICIARI L’intervento ha come beneficiari diretti circa 50 minori, rom e non rom, frequentatori del centro Pinochio e altri 200 provenienti dalle fasce svantaggiate della popolazione (diversamente abili, orfani istituzionalizzati e non, minori con genitori emigrati) della comunità di Panciu.
6 – LE ATTIVITA’ Il progetto prevede linee di azione differenti per rispondere in maniera adeguata ai bisogni della Comunità di Panciu ed in particolare a quelli dei rom e dei minori del territorio. Alla base dell’intervento sta la creazione di una rete di comunicazione con tutti gli attori istituzionali e della società civile attive nell’ambito dell’educazione e dell’assistenza sociale dei minori, tale realtà ha permesso la condivisione di buone e cattive prassi di inclusione sociale dei minori, la redazione di un documento d’intenti comune e l’organizzazione di attività congiunte (quali eventi, campagne di sensibilizzazione, giornate educative ecc.). La rete ha consentito, inoltre, una formazione a tutti gli operatori degli enti sopra citati attraverso l’articolazione di un percorso teorico-pratico in grado di fornire gli strumenti concettuali e operativi essenziali per la progettazione e realizzazione di attività da svolgere nell’ambito delle strutture sociali, sanitarie, educative e di comunità che si occupano di minori. Il centro educativo “Pinochio”, che attualmente registra un’ affluenza media di 45-50 bambini al giorno, amplia i propri servizi con la costruzione di una cucina, di un refettorio e di bagni per assicurare un servizio mensa ai minori svantaggiati; congiuntamente vede anche la riqualificazione della zona risistemando l’area esterna con strutture per il gioco da gioco, la piantumazione di alberi e la realizzazione di aiuole. I percorsi offerti dal Centro sono di educazione formale e non. Tra i primi troviamo interventi a sostegno dell’alfabetizzazione per minori con scarsa frequenza scolastica, tutoraggio psicologico durante le attività educative, supporto di dopo scuola, contatti con insegnanti, famiglie e i servizi sociali in materia. Il percorso di educazione non formale prevede invece, attività ch stimolano la creatività e non richiedono elevate capacità di concentrazione quali Laboratori teatrali, giocoleria, danza, espressività, attività sportive, percorsi di educazione alimentare, escursioni a carattere educativo ed esperienziale, percorsi di educazione all’igiene, educazione alle norme comportamentali (saper relazionarsi con gli altri e con lo spazio), percorsi di creatività ed espressività; tali interventi sono tesi ad supportare lo sviluppo individuale del minore migliorando l’autostima, la comunicatività, il comportamento, il rafforzamento del senso di responsabilità, il grado di fiducia, il senso della comunità e di partecipazione. Accanto alle attività rivolte principalmente ai minori vi è un’importante azione rivolta alla diffusione del concetto di volontariato nelle scuole della zona necessaria per affermare, in tale Paese, i valori della gratuità e della solidarietà ancora poco popolari in Romania. Per colmare questa lacuna si realizzano incontri di sensibilizzazione alle tematiche che ruotano intorno al mondo del volontariato e si propongono tirocini formativi con rilascio di attestato finale. Infine, a causa della presenza, nella regione, di molte comunità rurali non collegate da mezzi di trasporto e con una presenza limitata di realtà ludico-aggregative per i giovani, sta timidamente prendendo piede il girovagare di un’unità mobile che fa sensibilizzazione attraverso brevi rappresentazioni teatrali, cinematografiche, laboratori di giocoleria, attività ludico- manuali nell’intera zona raggiungendo così un maggior numero di minori e famiglie.
7 – I PARTNER La controparte locale è stata identificata nell’ associazione non profit Rom Pentru Rom, nata il 29 novembre del 2001. La sua mission è contribuire alla promozione e allo sviluppo delle comunità rom di Panciu in tutte le dimensioni portandole ad una inclusione sociale completa e a sviluppare la pratica del volontariato come espressione di solidarietà sociale e di formazione per i giovani. Le attività di “Rom pentru Rom” sono iniziate nel 2001 con la risistemazione di unità abitative appartenenti a famiglie rom particolarmente povere di Panciu e con l’accoglienza di ragazze orfane uscite dall’istituto per un loro inserimento lavorativo e sociale. Nel 2003 ha ottenuto l’accreditamento da parte della Commissione Europea e dell’ Agenzia Nazionale Gioventù per partecipare alle iniziative nell’ambito del Progetto Gioventù promosso dall’UE (Servizio Volontario Europeo e Giovani in Azione). Attraverso tale programma l’associazione riceve giovani europei volontari in Romania presso la realtà di Panciu. All’inizio del 2008 in partenariato con la regione Vrancea, l’associazione ha implementato un progetto “La tua identità, un’opportunità per i pari diritti” che aveva come obiettivo quello di ovviare alla mancanza degli atti di identità e di stato civile dei diversi membri delle comunità rom della regione.