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DANIEL, 24 anni delle Isole Canarie

Perché hai scelto di partire per il Servizio Civile Universale?

Sono laureato in Educazione sociale e volevo lavorare subito in qualcosa di attinente, inoltre avevo il desiderio di fare un’esperienza all’estero. Si è presentata l’occasione di partire per il Servizio Civile, che è un’esperienza riconosciuta anche a livello internazionale, e ho deciso di intraprendere questo percorso.

Che attività svolgevi?

Facevo l’educatore principalmente, ma in realtà poi i lavori da fare spaziavano molto mi occupavo della logistica, di controllare i ragazzi negli spostamenti, li accompagnavo a pranzo e alla merenda. In più facevo il professore nella classe di musica.

Cosa ti aspettavi e non di trovare?

Mi aspettavo sicuramente un contesto complicato poiché, il quartiere Cerro in cui lavoravamo, sapevamo essere difficile, ci sono persone con problemi davvero forti. Tuttavia, non mi aspettavo un benvenuto così caloroso, la gente è molto accogliente e gentile.

Cosa che consiglieresti di portare?

Senza dubbio apertura mentale e molta pazienza.

Dove passavi il tuo tempo libero?

Io personalmente nel tempo libero andavo in palestra, in cui potevo partecipare a dei corsi di sport molto strani e particolari. Però la cosa che preferivo era andare a fare lezione di Candombe, che è la musica tipica uruguaiana, qui ho imparato molto sulla cultura e sulle persone.

C’è un momento che non dimenticherai mai di questo Servizio Civile?

Il Campamento, che sono le uscite con i ragazzi nei finesettimana. Il motivo è che ci si conosce al di fuori del ruolo di professore e studente, eravamo tutti ragazzi sullo stesso piano ed era proprio in questo momento che si creavano dei rapporti di amicizia e di fiducia.

Quali consigli daresti ai ragazzi che stanno per partire?

Abbiate tanta pazienza, io all’inizio avevo molta ansia di quello che dicevo o facevo ma con l’esperienza e con il tempo tutto è migliorato ed è andato per il meglio.