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Arte e solidarietà

Durante la nostra visita guidata solidale di Marzo presso la GNAM abbiamo conosciuto la dott.ssa Gisa Ottaviani, la quale entusiasta dell’evento ci aveva detto “sicuramente se  ne organizzate delle altre parteciperò molto volentieri!”. Detto fatto…
Non solo ha partecipato alla visita solidale organizzata per domenica 29 Aprile, ma  è stata proprio lei la promotrice dell’iniziativa: una imperdibile visita guidata ai Musei Vaticani e alla Cappella Sistina.
Grazie alla sua disponibilità e alla sua professionalità ha regalato ai partecipanti una bella passeggiata all’interno dello Stato Vaticano per raggiungere l’ingresso interno dei Musei.
A fine evento le sue parole sono state “ sono molto felice di essere stata utile alla causa!”

Quale giusta causa?

Ce lo dice la nostra amica Giusy Fiorillo che, in quanto responsabile per FOCSIV del progetto “Professionisti senza frontiere” di cui il COMI è uno dei partner, ha preso parte alla missione istituzionale in Senegal prevista dal progetto stesso.

“Domenica 29 aprile ho partecipato alla visita guidata solidale ai Musei Vaticani e alla Cappella Sistina organizzata dagli amici del COMI.
Non è la prima visita organizzata dal COMI a cui partecipo e più che soffermarmi sulla indubbia valenza culturale della mattinata mi piacerebbe esprimere in poche righe l’immenso piacere di prendere parte a una iniziativa solidale che prevede che il ricavato sia utilizzato per garantire ogni giovedì un pasto caldo per oltre 120 bambini talibé di Kaffrine in Senegal.
E pensare che giovedì 19 aprile ero proprio li, in Senegal, a pranzare insieme a loro!!!!
Dopo aver sentito tanto parlare di questi bambini mendicanti che frequentano le scuole coraniche, finalmente ho avuto l’opportunità di immergermi nella loro realtà e vedere con i miei occhi quelle che sono le condizioni di disagio che vivono ogni giorno.
Sono arrivata nel cortile della Parrocchia mentre i volontari in servizio civile del COMI stavano organizzando con i bambini i gruppi per il pranzo, sensibilizzandoli anche sulle pratiche igieniche: tutti i bimbi, prima di pranzare, si mettono in fila e si lavano le mani!!!
Lavarsi le mani prima del pranzo a noi può sembrare una pratica scontata ma vi garantisco che per loro non lo è assolutamente!
Subito dopo i bambini sono invitati a formare dei gruppi di 10/12 componenti e una volta che sono tutti seduti si mangia!!!
Tutto questo è possibile anche grazie al lavoro instancabile delle due “madrine” senegalesi che durante la mattinata, dopo aver fatto la spesa al mercato, preparano il pranzo tradizionale senegalese a base di riso, pesce e verdure.

Continuerò a sostenere il COMI e a partecipare alle visite guidate solidali perché lo splendido sorriso di questi bimbi è stato il più dolce “Benvenuta in Senegal! ” che potessi desiderare.”